PORTRAITS
Un bar della provincia di Vicenza. Un bar di una stazioncina sperduta nella nebbia piovosa. ‘Vigliacco’ nome particolare per un bar. Ambiente primi del novecento, ed ecco Scotolati seduto a suo agio, con la tuba in testa. Artista unico, solitario. Personaggio complesso, educato e sensibile. Lo incontro volentieri, e per una giornata mi accompagna a vedere le sue opere pittoriche, sui muri più improbabili del circondario. Poi in centro a Vicenza dove, vestito da nobile decaduto degli anni venti, si muove con circospezione, guardato con stupore dalla gente che presa dai propri pensieri si accorge solo all’ultimo della sua presenza. Lo seguono con lo sguardo. Un momento di stupore poetico.
Costituzione Italiana, art. 21: tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. É questo il motto di Scotolati. I suoi murales le sue performance. Un linguaggio artistico che ognuno deve scoprire. Ironia, presa in giro, testo a volte incomprensibile, travestimenti. Un pre-futurista, un post-futurista, più semplicemnte Lui, Scotolati._Giulio Malfer