PORTRAITS
Khaled Jarrar è un artista e fotografo palestinese di Jenin, città della Cisgiordania vicino a Ramallah, da più di un anno è autore di una performance assai interessante. Jarrar ha realizzato un timbro, un piccolo uccello, un fiore di gelsomino e una scritta in arabo e inglese «Stato di Palestina» che stampa sui passaporti di viaggiatori e passanti a Ramallah, Berlino, Parigi, Roma e altre città.
Realizzare un timbro dello Stato Palestinese, paese giuridicamente ancora non esistente, e posizionarlo sui passaporti, che sono documenti governativi di identità e affiliazione, scatena la creazione di modelli alternativi di identià, anticipando l’esistenza dello Stato Palestinese, realtà che oggi purtroppo è considerata mera utopia.
Il timbro non ha alcun valore politico e legale (come qualsiasi timbro che si può stampare sul proprio passaporto in molte parti del mondo, ad esempio al Grand Canyon) ma un grande valore simbolico. Non si tratta solo di una provocazione ma, ha spiegato l’artista, «dell’affermazione di esistenza verso chi (Israele) vuol negare i nostri diritti e persino la nostra esistenza come popolo». L’uccello rappresentato sul timbro è un uccello del sole della Palestina, che si trova in Palestina e in poche altre zone del Medio Oriente: nel 1963 era stato utilizzato anche dagli israeliani in un loro francobollo. Il timbro di Jarrar ha creato però qualche problema con le autorità israeliane a chi se lo è fatto apporre sul passaporto: lunghi interrogatori all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e ai posti di blocco e, in qualche caso, anche la confisca. _ Giulio Malfer
http://www.youtube.com/watch?v=FMZXjt495SY
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