METROPOLIS 2
A Shanghai, appena esci dall’aeroporto, percorri delle superstrade dove l’unico elemento architettonico che emerge è la dimensione verticale delle costruzioni.
Alti grattacieli di colore chiaro, di dimensioni e altezze sempre diverse, veri e propri alveari per api-operaie.
La verticalità così costruita si contrappone all’orizzontalità del paesaggio naturale, trasformando la visione del percepito in un unicum senza inizio o fine, dove i concetti di centro e periferia non hanno logica. In basso, pochi spazi vuoti o abitazioni di dimensioni umane, lasciano presagire una loro prossima fine per dar spazio a nuovi alveari in un’espansione che pare proprio senza fine._Giulio Malfer