RENZO BUSSOTTI

RENZO BUSSOTTI

PORTRAITS

Il muro: ceramiche della mano di Bussotti, del suo vissuto personale, così come di quello di artisti a lui vicini nel tempo e nello spazio, o di bambini e ignoti artigiani, di cui ha raccolto i manufatti più belli, più particolari o più carichi dello “spirito del tempo” per intenderla alla Gombrich.

Il muro: spostamento dall’interno all’esterno, movimento che dai primi anni 2000 Bussotti compie spostando fuori, in giardino tutto il materiale, cocci compresi, che aveva conservato in casa, per liberare lo spazio, come dice lui, o per condividerlo con la città, come è chiaro per tutti.

Il muro: intruglio, cuore dell’espressione di Bussotti, che rielabora incessantemente il suo vissuto personale, proponendo i volti dei suoi famigliari nelle tele così come nelle ceramiche, assieme a quelle di altri uomini, sconosciuti, dal mondo, la cui esperienza di disagio, ingiustizia, turbamento e sofferenza viene colta da Renzo con tanta intensità da farla diventare propria.

Il muro: rapporto di una casa, e dell’artista che la abita, con il suo territorio, con la città che lo ospita, visione lucida e profonda dell’esperienza collettiva. Luogo della memoria che compare.

Il muro: rappresentazione della responsabilità di cui si è fatto carico Renzo, andando incontro anche a processi e censure, per non aver mai taciuto il proprio pensiero, lo sdegno con pochissime parole ma con un’incessante energia vitale che ancor oggi lo rende capace di esternare per immagini di dimensioni monumentali il suo sentimento di cura e amore per il mondo, per gli uomini e per la società.

Renzo Bussotti, nato a Firenze nel 1925, è un pittore di grande valore, umano e artistico. Schivo e volutamente isolato dal mondo, non solo da quello dell’arte, ha maturato nei molti anni della sua vita una visione della società ferocemente critica dove i bambini, piccoli giganti enigmatici adunati dalle iridescenze della luce, si fanno spazio in un magma colorato di memorie e di macerie. L’esperienza della guerra e della resistenza ha lasciato una ferita insanabile che solo attraverso la sua arte è riuscito a trasformare in un rutilante universo espressionista.

Negli ultimi anni Bussotti, nipote di Tono Zancanaro e fratello del compositore Sylvano, si è dedicato a trasformare i muri esterni e il giardino della sua casa a Padova in un diario di vita cementando sculture di ceramica, formelle, vasi, piatti. _ Claudia Avventi

Progetto realizzato da Claudia Avventi _ fotografie Giulio Malfer